A grandi linee, volendo a tutti i costi collocare politicamente la rivoluzione decentralizzata delle cryptomonete, c’è da dire che la prima posizione che viene in mente è quella dell’anarchia; ovvero, per essere più precisi, della piena automazione dei processi di transazione tra singoli individui, che dunque avvengono senza che alcuna parte intermedia possa intervenire come entità di regolazione o censura.
Siamo dunque al cospetto del caos? No, assolutamente no. Siamo invece al cospetto della responsabilità personale come unico valore in grado di dare sensatezza e operatività alla fiducia.