Il noto compositore italiano Luciano Berio usava spesso comporre brani sulla base di un meccanismo intellettuale piuttosto particolare, che non mi sembra riscontrabile (almeno palesemente, o in modo espressamente deliberato) in altri suoi colleghi. In sostanza, utilizzava una certa opera musicale per illustrare un concetto, arrivando addirittura a comporne una seconda che fosse in grado di precisare meglio, o spiegare di sana pianta, il concetto espresso nella prima.
L’idea risultante è quella di una spiegazione “ricorsiva”, laddove l’ultimo output spiega quello che viene prima.
A me capita una cosa del genere con la scrittura nel web. Con la differenza che i tempi sono invertiti: abbandono un blog per farne un altro, e torno al blog originario per spiegare quello che lo ha — a questo punto solo parzialmente — rimpiazzato.
Il mio nuovissimo blog su LiveJournal è nato come sbocco per tutti quei monologhi che non riuscivo a collocare altrove. In questo senso, ciò che veniva prima ha oggi per me un valore alternativo, e una configurazione diversa da quella dalla quale ho inizialmente preso le distanze. Una fuga che è un ritorno, insomma. Ovvero una specie di edizione rinnovata del viaggio dell’eroe in un micro-viaggio personale.