On Tumblelogging

Un tumblelog, o tlog, è un tipo di sito web, variante del blog, la cui caratteristica principale consiste nella brevità dei contenuti testuali arricchiti da altri elementi multimediali, differentemente dai lunghi editoriali frequentemente associati ai blog.

Wikipedia

Come spesso accade, la definizione ufficiale si perde molto della fenomenologia effettiva. Io scorro spesso la home page di Tumblr, e penso che in generale il tumblelogging sia qualcosa di più particolare. Non già semplici contenuti brevi ma veri e propri ritagli elettronici con un retrogusto cinico, memetico, sbrigativo come potrebbe esserlo una crudeltà gratuita puramente letteraria o cinematografica.

L’autore, ossia la mano umana dietro il ritaglio, sembra sempre alludere a forme di automatismo totale, concentrate sulla natura viscerale, immediata, sensuale, iconica, ma intrinsecamente transeunte e usa e getta dei contenuti diffusi. Una sorta di arte autogenerata.

Personalmente ho un tumblelog (ovvio) su Tumblr, che si intitola Phil Log Book. Per molto tempo mi sono chiesto come utilizzarlo al meglio, visto che questa filosofia che ho appena descritto non incontra particolarmente i miei favori. Giungendo a una conclusione. Visto che un tumblelog tende a essere esperienza “non autoriale”, io farò l’esatto contrario; lo userò come strumento “iper autoriale”, insistendo sulla centralità dei miei commenti ai materiali multimediali di volta in volta pubblicati, ripubblicati, pescati o appunto ritagliati qua e là.

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